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Dall’efficienza alla sicurezza: strategie, vantaggi e applicazioni reali dell’isolamento tecnico industriale

Un giunto tessile deve essere installato in modo idoneo, altrimenti perde la sua efficacia: infatti, all’interno scorre del fluido allo stato gassoso, con eventuali componenti acidi, a diverse temperature. Pertanto, una fuoriuscita potrebbe compromettere l’operatività dell’impianto ed esporre il personale e gli strumenti nelle vicinanze ad agenti chimici.

Dato che il giunto tessile si trova installato in spazi angusti è difficilmente accessibile, complicando il lavoro del personale addetto all’installazione e aumentando il rischio che non venga installato correttamente. Scopri nel video come installare correttamente il tuo giunto tessile ed evitare rischi.

Consci di questi rischi, noi di New Componit vantiamo del personale esclusivamente dedicato all’installazione o alla supervisione di un montaggio di un giunto tessile.

La squadra di service di New Componit è composta da 5 persone formate con esperienza decennale, in grado di operare ovunque nel mondo, fornendo installazione completa o la sola supervisione.

Vuoi migliorare comfort e performance nel tuo impianto con una soluzione su misura?

 

“C’è sempre il giunto adatto, anche per le condizioni più estreme”.

Noi di New Componit questa frase la ripetiamo da un bel di tempo e in effetti, alla luce della nostra quasi trentennale esperienza, possiamo affermare con convinzione che esistono giunti capaci di resistere a qualsiasi condizione ma, attenzione, devono essere progettati con determinate accortezze.

Infatti, per poter performare al meglio il giunto deve essere progettato e realizzato in base alle condizioni di esercizio e alle prestazioni richieste, che ne determinano le caratteristiche tecniche.

Per individuare il giunto tessile più adatto alla tua applicazione, devi tenere conto di:

  • temperatura;
  • pressione;
  • composizione chimica;
  • movimenti;
  • necessità di abbattimento termico;
  • necessità di abbattimento acustico.

Quando siamo in possesso di queste informazioni, allora diventa più semplice per noi realizzare il giunto perfetto per te.

Alla luce di questa premessa abbiamo pensato di creare una breve e semplice giuda che ti può aiutare a individuare il componente più adatto alle tue necessità.

1. Ambienti ad alte temperature

Negli ambienti ad alta temperatura, i giunti devono mantenere le loro proprietà meccaniche e strutturali anche quando le condizioni di calore diventano estreme, senza subire deformazioni o perdite prestazionali.

Se operi in condizioni di esercizio con temperature elevate, dovresti optare per giunti di dilatazione tessili multistratificati oppure giunti metallici; ovviamente, la scelta specifica dipende anche dalle altre necessità richieste dal tuo impianto e dal sistema a cui verrà applicato il giunto.

Ad esempio, noi di New Componit, specializzati in soluzioni tessili su misura per problemi legati a calore e cambi di temperatura, realizziamo diverse linee di giunti tessili adatti a sistemi di condotti fumi che esercitano ad alte temperature e ciascuna di queste linee è progettata per una specifica applicazione.

In particolare, se necessiti di un giunto per condotti fumi ad altissime temperature che operano in ambienti chimicamente aggressivi, puoi scegliere i giunti della linea Petroflex. Questi compensatori di dilatazione tessili offrono la massima resistenza a temperature estreme, arrivando fino a 1300°C.

Con le stesse necessità di resistenza chimica, ma applicando il giunto a condotti di scarico fumi di combustione, il giunto di dilatazione tessile più adatto fa invece parte della linea Powerflex.

Se, invece, necessiti di giunti che resistono alle alte temperature da applicare ai passaggi parete, la linea Piperflex rappresenta la giusta soluzione: questi prodotti offrono la massima compensazione di movimenti molto ampi, assiali e laterali al tempo stesso, anche a temperature di 850°C, risultando ideali per l’attraversamento delle pareti, del tetto e del fondo di caldaie industriali.

In alternativa ai giunti tessili multistrato, se operi ad alte temperature puoi scegliere un giunto di dilatazione metallico: questi compensatori sono costruiti, appunto, in metallo, come acciaio o leghe speciali; in questo modo risultano particolarmente robusti, sopportando carichi elevati, alte temperature e pressioni significative.

2.Resistenza alla pressione e allo stress meccanico

Abbiamo già visto che i giunti metallici sono molto robusti e quindi particolarmente adatti a operare in condizioni di pressione elevata; ma esistono anche giunti di dilatazione tessili progettati per essere particolarmente resistenti allo stress meccanico.

I compensatori tessili che devono resistere alla pressione sono di tipo multistrato; infatti, il design multistrato permette di combinare diversi materiali, in modo da migliorare le prestazioni del giunto.

In particolare, noi di New Componit abbiamo progettato dei giunti di dilatazione tessili meccanicamente robustissimi e al tempo stesso con una forte resistenza chimica, grazie all’utilizzo di un design multilaminato che unisce i tessuti tecnici a base di fibre di vetro e fluoropolimeri ai cast film in PTFE.

I giunti della linea Turboflex sono infatti la soluzione migliore per te, se hai bisogno di un compensatore particolarmente resistente alle pulsazioni e ai fenomeni erosivi legati alla turbolenza e all’elevata velocità dei fumi.

3. Ambienti aggressivi che richiedono particolare resistenza chimica

Negli ambienti chimicamente aggressivi, la resistenza alla corrosione diventa una necessità fondamentale: la presenza di agenti chimici corrosivi può rapidamente deteriorare i giunti realizzati con materiali inadeguati, portando a guasti prematuri.

Per le applicazioni in ambienti di questo genere è quindi importante scegliere giunti realizzati da materiali in grado di garantire la permanenza nel tempo delle caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche dei compensatori stessi.

Noi di New Componit abbiamo ideato una linea di compensatori di dilatazione tessili adatti alle applicazioni in impianti di desolforazione o denitrificazione, dove si formano importanti concentrazioni di condense acide o accumuli di polveri.

Per la realizzazione dei giunti di dilatazione tessili della linea Chemflex, infatti, abbiamo selezionato con attenzione materiali che proteggono i compensatori dall’attacco chimico dei composti corrosivi, garantendo una lunga durata operativa.

I giunti Chemflex sono generalmente monostrato e realizzati su un tessuto di vetro o una tela metallica e spalmati PTFE; questo tipo di composizione assicura la massima resistenza chimica, ma anche un’ottima tenuta alla pressione.

Come avrai già capito, prendendo in considerazione soltanto tre fattori (temperatura, pressione e resistenza chimica) le possibilità sono molteplici. Ed è per questo che con i nostri clienti noi insistiamo sempre sull’importanza della customizzazione del prodotto: infatti sono proprio le condizioni d’esercizio e le prestazioni richieste al prodotto che ne determinano le caratteristiche.

Non perdere la seconda parte di questa guida in cui parleremo dei giunti più adatti in caso di necessità di abbattimento termico, acustico o di compensazione di ampi movimenti.

Noi di New Componit siamo specializzati in soluzioni tessili in grado di risolvere problemi legati a calore, cambi di temperaturarumore e fuoco. Da oltre 35 anni portiamo la nostra expertise ingegneristica in tutto il mondo, misurandoci con ogni tipo di criticità degli impianti che sviluppano temperature estreme e trovando soluzioni sempre più innovative.

Vuoi migliorare comfort e performance nel tuo impianto con una soluzione su misura?

La risposta è… dipende!

In particolare, ciò che fa la differenza è la scelta iniziale in fase di progettazione: vediamo insieme cosa significa.

Il consiglio è quindi quello di specificare tutte le necessità del tuo impianto fin da subito, per evitare brutte sorprese e interruzioni della produzione non programmati.

Vuoi migliorare comfort e performance nel tuo impianto con una soluzione su misura?

Negli ultimi anni le attività di manutenzione degli impianti sono cambiate: oggi gli addetti alla manutenzione sono sempre meno ed è sempre più raro che vengano pianificate delle fermate di lunga durata per effettuare controlli e manutenzioni varie.

Noi di New Componit abbiamo ritenuto importante adeguarci a questi cambiamenti e abbiamo trovato nuove soluzioni per offrirti, oltre a prodotti di elevata qualità, anche un pacchetto di servizi dedicati alla manutenzione.

Il nostro approccio distintivo a 360° ha l’obiettivo di assistere i nostri clienti prima e dopo la fornitura del prodotto, finché hanno bisogno di noi: per questo motivo è nato il nostro Efficiency Box®, il pacchetto con cui ti affianchiamo per tutto il tempo necessario.

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In questi mesi noi di New Componit abbiamo deciso di affrontare in modo approfondito il tema del cromo esavalente attraverso i nostri vari canali per dare una corretta informazione sui rischi al nostro team e ai nostri clienti; al tempo stesso vogliamo fornire una risposta tempestiva alla richiesta di misure preventive da mettere in atto negli impianti industriali.

Il cromo esavalente rappresenta una tematica di rilievo da quasi un anno e tuttora in aggiornamento: ancora oggi, infatti, sono in corso le valutazioni sulla pericolosità del cromo esavalente negli impianti industriali.

La richiesta di restrizione da parte della Commissione europea

Di recente la Commissione europea ha presentato all’ECHA (European Chemicals Agency) una proposta di aggiornamento della richiesta di restrizione per le sostanze a base di cromo esavalente; in particolare, verranno valutate altre 12 sostanze in aggiunta alle due già presenti nella richiesta originale del settembre 2023.

Le sostanze inserite nella nuova proposta di restrizione presentata all’ECHA possono comportare rischi per i lavoratori e la popolazione, oltre che per l’ambiente, se utilizzate come sostituti delle sostanze a base di cromo esavalente soggette ad autorizzazione.

Come funziona la procedura di restrizione?

Le procedure di restrizione sono fondamentali per la tutela dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente: uno Stato membro dell’Unione Europea, o la Commissione europea, può proporre una restrizione qualora tema che una determinata sostanza costituisca un rischio inaccettabile per la salute umana o dell’ambiente.

La procedura viene avviata presentando la richiesta di restrizione all’ECHA, l’Agenzia europea delle sostanze chimiche; dopo la verifica di conformità della richiesta, la proposta viene analizzata dai due comitati dell’ECHA:

  • il comitato per la valutazione dei rischi (RAC) formula il proprio parere in merito all’adeguatezza della restrizione in base ai rischi per la salute umana e per l’ambiente rilevati per la sostanza;
  • il comitato per l’analisi socioeconomica (SEAC) prepara il parere sugli impatti socioeconomici della restrizione proposta, quindi in base ai costi e ai benefici della stessa.

Una volta ricevute tutte le osservazioni dall’ECHA, la Commissione europea fa una valutazione complessiva e aggiorna l’elenco delle restrizioni: approvato l’elenco, il settore industriale, che comprende l’intera filiera, è tenuto a rispettarla e gli Stati membri UE diventano responsabili dell’applicazione della restrizione.

Le ultime novità sul cromo esavalente

Attualmente la procedura di restrizione per le sostanze a base di cromo esavalente è ancora in fase di analisi; l’ampliamento del campo di applicazione della richiesta ha infatti portato l’ECHA a posticipare la valutazione finale e di conseguenza la stesura dell’elenco delle restrizioni.

Durante la fase di analisi, i comitati dell’ECHA possono invitare le parti interessate a presentare prove per supportare la preparazione della proposta; nel caso del cromo esavalente, il 6 giugno 2024 l’ECHA ha discusso i primi risultati basati sui dati ricevuti inizialmente e ha lanciato un secondo invito a presentare prove dei rischi e benefici a supporto della proposta aggiornata.

Fino alla stesura dell’elenco finale delle restrizioni, è importante continuare a tenersi aggiornati su questa tematica, per essere certi di rispettare le normative europee e tutelare il benessere dei propri lavoratori e dell’ambiente.

Molte sostanze derivate dal cromo esavalente, infatti, sono facilmente presenti negli impianti industriali e vengono classificate come cancerogene e altamente tossiche per l’ambiente, con conseguenze a lungo termine per la salute.

Tra le sostanze pericolose derivate dal cromo esavalente è bene considerare il cromato di calcio; questo composto si forma a seguito dell’ossidazione del cromo con l’ossido di calcio ed è importante prevenirne la formazione nel proprio impianto.

Come prevenire i rischi derivanti dai composti a base di cromo esavalente?

Evitare di utilizzare sistemi di isolamento termico con materiali contenenti calcio, sodio, potassio o loro ossidi è il primo passo per mettersi al sicuro dai rischi derivanti dal cromo esavalente.

Oggi è possibile prevenire la formazione dei composti a base di cromo esavalente, come il cromato di calcio, negli impianti industriali adottando soluzioni tessili studiate appositamente a questo scopo.

Noi di New Componit nel corso degli anni abbiamo investito nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni tessili che prevengono la possibile formazione del cromo esavalente negli impianti industriali.

Infatti, nella nostra gamma di prodotti abbiamo inserito la linea Greenflex che comprende i sistemi di isolamento per alte temperature con protezioni prive di calcio. Grazie alla sostituzione di tessuti e materassini isolanti contenenti calcio, i nostri manufatti tessili Greenflex, quando utilizzati, non rilasciano sostanze tossiche, risultando ideali per la sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente e permettendoti di lavorare nel rispetto delle normative internazionali sulla sicurezza.

I nostri manufatti per alte temperature, inoltre, favoriscono il contenimento del calore, garantendo maggior efficienza agli apparati coibentati: contribuiscono quindi un risparmio economico, ma soprattutto una riduzione delle potenziali emissioni di CO2 in atmosfera rendendo il tuo impianto ancora più sostenibile a livello ambientale.

Vuoi migliorare comfort e performance nel tuo impianto con una soluzione su misura?

Come già spiegato in un articolo precedente, il cromo esavalente e i suoi composti sono sostanze tossiche, pericolose per i tuoi operatori e l’ambiente.

Per evitare la formazione di cromo esavalente è necessario conoscere le condizioni alle quali possono formarsi i suoi composti e adottare sistemi studiati attentamente per prevenire la formazione di queste sostanze tossiche.

Noi di New Componit abbiamo investito nella ricerca e sviluppo di soluzioni che possono evitare la formazione del cromo esavalente: la nostra linea GreenFlex è studiata appositamente per prevenire la formazione di sostanze tossiche e dannose per l’ambiente, garantendo sicurezza di operatori e ambiente.

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